di Antonio Quartaaggiornato il
L’amarezza di aver terminato il tour in Baviera alla “guida” del variegato gruppo di dodici persone tra Soci presenti…e futuri della Associazione “La Baviera per tutti APS”, primo viaggio del sodalizio culturale legato sotto numerosi aspetti alla regione bavarese, è stata cancellata dall’affettuoso bacio di mia moglie appena varcata la porta di casa!
E per la prima volta, dopo ben 77…volte, questo tour si è svolto interamente in treno che è stato ben accettato dall’eterogeno gruppo ben desideroso di conoscere, grazie alle mie suadenti spiegazioni, la terra di Re Ludwig II, il “Freistaat Bayern”, esternate appena le carrozze del “Railijet” hanno iniziato a macinare chilometri alla volta della capitale bavarese.
Tour intenso a tratti stancante per qualcuno dei partecipanti, ma l’aver trascorso insieme al gruppo ogni momento di questo soggiorno mi ha regalato sincere emozioni ben visibili durante le mie numerose spiegazioni e constatare il fattivo interesse mai venuto meno da parte di tutti e tutte è stato motivo di elevato onore e palpabile compiacimento.

Quattro giorni culturalmente interessanti grazie all’importanza e bellezza dei luoghi visitati partendo dalla capitale bavarese Monaco fino al terzo e ultimo dei castelli voluti da Ludwig II: Herrenchiemsee!

Sbrigate velocemente le formalità alberghiere grazie alla solerte e competente presenza di Marica Felloni (uno dei Soci fondatori dell’Associazione) “Tour-leader” eccomi pronto a far conoscere le bellezze artistiche di Monaco arricchite da aneddoti e storia partendo da una delle tre porte che racchiudono il curato e pregevole centro storico di Monaco contraddistinto interamente dalla “Die Fußgängerzone”, la zona pedonale.

“Stachus”, la piazza così chiamata dai monacensi per via della presenza anticamente di una locanda il cui proprietario era un tale di nome Eustachius Föderl, è stata la “location” ideale per una breve descrizione di Monaco partendo dall’anno della sua fondazione ufficiale (1158) per arrivare al ruolo di primaria importanza rivestito oggi!

Attraversata la Karlstor (dal nome del principe elettore Kark Theodor che qui mori nel 1799) ecco Neuhauser Straße che unitamente a Kaufinger Straße permettono di raggiungere il salotto monacense.

Il primo sito meritevole di particolare attenzione è la Bürgersaal al civico n. 48. costruita nei primi anni del ‘700 come “Sala del popolo”. Disposta su due piani – ho raccontato – essa riveste particolare importanza perchè custodisce le spoglie del beato padre gesuita Rupert Mayer beatificato nel 1987 i cui sermoni contro il regime nazista lo portarono all’esilio nella abbazia di Ettal, ricordando al gruppo il fatto che la chiesa è luogo di pellegrinaggio.

Non distante eccoci all’interno della chiesa di san Michele (St. Michael Kirche) non prima di aver fatto osservare con attenzione la facciata del luogo religioso colma di nicchie con all’interno le statue di alcuni componenti della dinastia dei Wittelsbach legati al sito. L’interno ad unica navata con il maestoso altare maggiore sviluppato su tre piani ha attirato l’attenzione di tutti e particolare interesse ha destato la “Wittelsbacher Fürstengruft” con la tomba di Ludwig II.

Poco oltre eccoci dinanzi alle torri della Frauenkirche (Dom zur unserer Lieben Frau) il simbolo di Monaco, costruita – ho raccontato all’attento gruppo – in soli vent’anni ancor prima del 1500. Terminata la mia esposizione, ho fatto notare, all’interno, l’imponente mausoleo dedicato a Ludwig IV detto “il Bavaro” e l’effige di Papa Benedetto XVI insieme al grande grande crocifisso centrale e alle grandi vetrate multicolori queste ultime legate alla famosa leggenda dell’impronta del diavolo (il cui racconto aveva fortemente incuriosito tutti e tutte) presente nell’ambiente che precede il luogo religioso vero e proprio delimitato da una robusta inferriata.

Marienplatz si presenta ai nostri occhi stracolma di gente luogo ideale per una meritata pausa…culinaria! Ed anche in questo caso le mie spiegazioni riguardanti il nuovo Municipio (Neue Rathaus), il vecchio Municipio (Altes Rathaus), la fontana dei Pescatori (Fischerbrunnen), la chiesa di San Pietro (St. Peter Kirche), simboli presenti nell’iconico luogo monacense, hanno trovato favorevole accoglimento da parte di tutti rinvigoriti dal dolce break!

La cena tipica bavarese presso il ristorante che ospita l’interessante (e già conosciuto) “Bier und Oktoberfest Museum” a pochi passi da Marienplatz, organizzata alla perfezione dall’amico Andrea Masciavè ha riscosso unanime consenso impreziosita dalla visita del tradizionale museo.

Non potevo non far conoscere il castello di Nymphenburg laddove nacque il futuro re di Baviera Ludwig insieme al vasto parco costellato da edifici e statue.

L’imponente facciata che si distende per circa 600 metri è stata oggetto di numerosi scatti fotografici e la mia dettagliata spiegazione con tanto di date ha trovato ancora una volta l’attenzione da parte del gruppo.
Le sfarzose sale visitate hanno ammaliato tutti i componenti rimasti quasi senza fiato al cospetto della prima sala ammirata, la “Steinerne Saal” (Sala di Pietra), gioiello del castello, laddove – ho narrato – venne battezzato il futuro re bavarese. Le sale che furono gli appartamenti del principe elettore, gli “appartamenti” della principessa, la “Galleria delle bellezze” (“Schönheitengalerie” König Ludwigs I) voluta da Re Ludwig I ed altre ancora, hanno meravigliato a più riprese il gruppo che si è accorto della mia palpabile emozione dinanzi alla camera perfettamente conservata della regina madre laddove nacque Otto Friedrich Wilhelm Ludwig, il 25 agosto del 1845!

Una (lunga) passeggiata accarezzata dal sole tra il verde del parco e il blu dell’acqua di laghetti e cascate ha riempito la giornata e concluso la visita.

Passeggiata che ha avuto un seguito nelle vie del centro tra eleganti negozi e soste…a base di birra e dolci, non senza aver fatto conoscere in Sendlinger Straße la sfarzosa “Asam Kirche” dal nome dei suoi costruttori, pregevole opera del rococò costruita a metà del XVIII secolo, il cui interno dominato dallo sfavillante altare maggiore disposto su due piani ha ottenuto la massima attenzione.
Ancora una volta l’organizzazione di Andrea ci ha permesso di trascorrere una allegra serata in un locale tipico bavarese tra ottime pietanze innaffiate dalla bionda bevanda, assai, assai, gradita!

L’abbondante colazione ha anticipato il brevissimo trasferimento presso la stazione centrale (Hauptbahnhof) laddove il treno delle ferrovie tedesche (DB) ci ha condotti a Prien per la visita del castello di Herrenchiemsee! Dalla stazione percorrendo Seestraße (che corre parallela al tracciato ferroviario del pittoresco treno a vapore) siamo giunti dinanzi al porticciolo e la bellezza del luogo ha stemperato il ricordo (e la… leggera fatica…) dei quasi due chilometri percorsi a piedi!

La passeggiata di circa venti minuti tra il verde dell’isola ci ha condotti dinanzi all’imponente facciata del castello di Herrenchiemsee, il cui prospetto è una copia della Reggia di Versailles, il terzo dei castelli voluti da Ludwig II e anch’esso mai terminato.

La prima pietra fu posta nel maggio del 1878 ma la sua prematura morte avvenuta il 13 giugno 1886 non consentì di completare il castello!

Al centro del giardino che guarda la facciata d’ingresso ci fermiamo dinanzi alla fontana di Latona (Latona Brunnen) prima di varcare l’ingresso dove ad attenderci, come già in passato, ecco Isa Mereu conosciuta anni addietro e guida turistica del castello!

La brillante e dettagliata spiegazione della guida turistica Isa Mereu ha ulteriormente arricchita la visita del castello che ha letteralmente ammaliato il gruppo lasciandolo a più riprese quasi senza fiato.

La “Sala ad occhio di bue” per la forma delle finestre con la statua equestre che indica il centro del castello, la “Camera da letto da parata” al centro del castello sontuoso omaggio a Re Luigi XIV, la “Sala da pranzo” con il famoso tavolo che si apparecchia da se (“Tischlein deck-dich”) e con lo stupendo lampadario con ben 108 candeline, il più costoso e pesante mai realizzato a Meissen, la “Sala da Bagno” con la vasca che poteva contenere fino a 60 mila litri d’acqua con lo scheletro in acciaio a dimostrazione, ancora una volta, della propensione di Ludwig alle innovazioni tecnologiche e la fantasmagorica “Galleria degli Specchi” che il suo committente contemplava alla luce delle oltre 2 mila candele ha letteralmente incantato e affascinato uomini e donne del gruppo fino a farli ritornare indietro nel tempo guidati dalla suadente voce della guida turistica!
La mia spiegazione all’interno del “König Ludwig Museum” dedicato al sovrano bavarese, non senza un occhio di riguardo verso Sisi e Richard Wagner, ha completato la visita del sontuoso castello ubicato nella Herreninsel (Isola degli Uomini).
Il ritorno a Prien è stato preceduto dalla visita alla Fraueninsel (Isola delle Donne), la seconda isola abitata del grande lago bavarese. Gli scorci pittoreschi dell’isola durante la salutare passeggiata baciata dal sole sono stati oggetto di numerosi scatti fotografici e la visita del prezioso monastero con la chiesa ha completato la visita dell’isola!

L’ultimo giorno è stato volutamente dedicato allo “shopping” richiesto a gran voce senza tralasciare le ultime visite: il Viktualienmarkt, Maximilians Platz con la Residenz, Viscardigasse, la chiesa dei Teatini in Odeonsplatz, l’Hofgarten, la HB, la chiesa di San Ludovico, il Siegestor, la Ludwig Maximilian Universität con menzione per l’eroina Sophie Scholl e poi Promenade Platz con il sito che ricorda Michael Jackson e l’opera in ricordo di Kurt Eisner hanno completato il mio (lungo) racconto in tempo per assistere allo “spettacolo” offerto dal “Glockenspiel”, il famoso carillon posto nella torre centrale del Municipio nella sempre affollatissima Marienplatz!

Rifocillati a dovere eccoci in stazione pronti a ripartire (con dispiacere) per casa!
Ringraziamenti
Prima dei miei sentiti e doverosi ringraziamenti mi preme scusarmi con tutto il gruppo se qualche volta ho chiesto…maggior celerità; il mio pensiero in questi giorni è stato sempre e soltanto quello di offrire il massimo per farvi conoscere, dopo tanto studio e tanti soggiorni, con dedizione ed impegno, storia e tradizione di questa regione così bella e così vicina all’Italia.
Elevata gratitudine esprimo ad Andrea Masciavè della “Associazione Pro Europa Una EV” per la pregevole e fattiva collaborazione fornita durante il soggiorno, così come esterno sentiti ringraziamenti e affettuosi saluti a Isa Mereu, Guida Turistica del castello di Herrenchiemsee per la preziosa disponibilità esternata e per l’eccellente, dettagliata ed emozionante spiegazione legata al castello, non senza ringraziare e salutare Michele Nussbaumer unitamente a Cinzia, sempre presenti in ogni mio soggiorno in terra bavarese (e sono tanti!). Per ultima, ma non l’ultima, esprimo profonda gratitudine all’indirizzo di Marica Felloni, seria, affabile e competente “Tour-leader”, titolare dell’Agenzia “Bluvacanze” di Ferrara Via Bologna e con Lei ringrazio e saluto Anna, Donatella, Angela, Susanna, Virna, Annarita, Roberto, Natale, Andrea, Mario e la stessa Marica, che ho avuto il piacere di condurre tra arte, storia, tradizioni (e cucina) in Baviera: la vostra presenza ha reso ancor più indimenticabile questo mio soggiorno numero 78 (!!!) nella terra di Ludwig II, König v. Bayern!
Al prossimo tour in Baviera!!!antonioquartaarteassociazionebavierabirraculturafraueninselfrauenkircheglockenspielhbHerrenchiemseeherreninselludwig-IIludwig-maximilian-universitätMarienplatzmichael-jacksonmonacoNymphenburgpassionesophie-schollst-michael-kirchestoriaTourviktualienmarktModificaBaviera : primo tour con l’Associazione Culturale “La Baviera per tutti”